“Vogliamo che siano i Torinesi ad esprimersi direttamente sulla questione, è giusto che siano loro a decidere se continuare o meno a mantenere questi insediamenti abusivi sul territorio cittadino”: così Fabrizio Ricca, capogruppo della Lega Nord in Sala Rossa, sulla proposta leghista di indire un referendum consultivo sulla permanenza dei campi nomadi sul territorio cittadino.
“Dalla delibera del consiglio comunale del settembre del 2013 – precisa Ricca -, che doveva portare al superamento dell’emergenza, nulla è cambiato. Gli insediamenti di Lungo Stura, via Germagnano, corso Tazzoli e strada Aeroporto sono ancora tutti in piedi, mentre a Padova una recente ordinanza del sindaco leghista porterà allo sgombero dei dodici campi abusivi nel giro di poco più di 90 giorni”.
“Dato che il Comune di Torino, in sostanza, non ha ancora preso alcun provvedimento – prosegue il capogruppo leghista -, noi proponiamo di indire un referendum cittadino, per far capire all’amministrazione quale sia l’opinione dei Torinesi a riguardo. Dopodiché, non sarà più possibile per Fassino
e la sua maggioranza passare sopra a quella che è ormai una piaga per la nostra Città”.
“Parallelamente al referendum, stiamo mettendo a punto una proposta di legge regionale – aggiunge il consigliere regionale del Carroccio, Alessandro Benvenuto – che regoli la presenza dei campi nomadi sul territorio piemontese, fissando modalità, luoghi e tempi di permanenza delle carovane autorizzate. L’emergenza va gestita ed al più presto. I campi in regola devono solo essere un punto d’appoggio temporaneo e devono essere soggette a regole ben precise, a cui i nomadi si dovranno a tutti i costi attenere. Non è più ora di far prevalere indulgenza e permissivismo”.